SEO ieri e oggi: migliorare il posizionamento del proprio sito web

Fornire una panoramica SEO a livello generale è compito abbastanza arduo, in quanto in questo ambiente le cose cambiano talmente velocemente che quello che vi sto dicendo oggi tra qualche potrebbe non essere più valido o non altrettanto valido come adesso.
Se andiamo a cercare però qualche punto saldo a livello generale da un punto di vista SEO, si può dire che quella prima logica formulata dagli sviluppatori di Google, ovvero di considerare come un fattore di accreditamento del proprio sito la presenza di links da parte di altri siti risulta ancora come elemento chiave di tutto il processo di sviluppo dei siti web tant’è che credo si possa affermare tutt’oggi che il web sia ancora google-centrico e per certi versi ancora quasi totalmente google dipendente.

01. Tecniche SEO classiche e moderne a confronto: panoramica

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L’unico vero elemento di discontinuità a questa logica avvenuto in tanti anni, è stata l’affermazione del web 2.0 in particolare il Social Network Facebook che partendo da una logica completamente differente rispetto a google, ovvero rendendo inizialmente tutti i contenuti illeggibili al motore proteggendoli con password, è riuscito con il tempo (e non troppo) nell’immaginabile quasi, ovvero a creare una logica trasversale alternativa, i cui sviluppi non sono ancora ben del tutto decifrati ma talmente interessanti e imprevedibili che anche google è stato costretto a correre ai ripari fondando anche lui il suo social network.

Se andiamo ad analizzare la situazione un po’ più nello specifico però le due concezioni del web quella iniziale di google, e quella creata dall’affermazione dei social networks e del web 2.0, non sono poi completamente in antitesi, perchè una delle chiavi di affermazione dei social networks è data dalla possibilità di creazione di pagine dedicate pubbliche indicizzabili dove vi è grande possibilità e libertà di far rimbalzare links e che hanno a livello logico sostanzialmente due facce: la prima di far indicizzare agli stessi motori di ricerca la pagina stessa e raccogliere links, la seconda di avere accessi diretti attraverso gli iscrittial social network e rendere meno indispensabile il problema degli accessi dal motore di ricerca.

Per riassumere il discorso a livello generale credo si possa affermare che siamo in una fase in cui la visibilità dei propri siti sui motori di ricerca in particolare google, comincia a venire un po’ scalzata dall’avvento dei social networks (il successo di alcune pagine etc.) ma che tutt’oggi risulta ancora un elemento imprescindibile a cui far riferimento e che la logica della connessione tra siti attraverso links come elemento di valutazione fondante della qualità dei contenuti rimanga alla base di internet e che quindi è giusto focalizzare il discorso su questa cosa considerando le differenze e i cambiamenti tutt’ora in corsa di cui ho cercato di spiegare il senso nelle premesse da me fatte.

Per spiegare un po’ il discorso da un punto di vista più tecnico partendo dal classico Google va detto intanto per quanto riguarda la raccolta dei links che ciascun SEO, per far affermare il proprio sito sui motori di ricerca in particolare quello di Google deve fare, che non esistono trucchi o scorciatoie come pensa qualcuno o basta avere qualche dritta dall’amico esperto di indicizzazione per balzare in testa alla classifiche di google.

Sono quindi largamente da evitare quelle tecniche da SEO che lavora per la pasticceria sotto casa del tipo:

– infarcire le pagine di tags e controtags tutti simili uno all’altro, mettere nel title della pagina 40 parole, che tanto più ne metti e più perdono di intensità, attivarsi per links inutili, intraprendere una battaglia con qualcuno che scambia di links per una paginetta da 0 di rank, così come se i links fossero figurine dei calciatori della panini, e così via…

– seo che perde tempo su cose su cui non si avranno mai risultati = seo da quattro soldi

Mettetevi in testa all’inizio una cosa fondamentale per fare i SEO:

Google è un algoritmo talmente potente e collaudato che nessuna tecnica SEO attualmente presente è in grado di “fregarlo”, e se mai ce n’è stata qualcuna in passato con la quale si poteva ottenere qualche vantaggio immediato, tempo qualche settimana, mese al massimo sono state prese subito le contromisure…no cheat…come direberrero in USA…

Quello che può fare un SEO, un bravo seo, è soltanto quello di assecondarlo, di fargli trovare le cose come le vuole lui e di farlo contento, in questo modo con tanto tempo e pazienza si otterrà qualche risultato.

Follow the Stream sul web…seguite la corrente...non fate come i salmoni

02. Le regole di un buon posizionamento

Detto questo vi fornisco alcune regole base di cui dovrete tener conto se volete avere un buon posizionamento:

a) Programmate correttamente la vostra pagina, e abbiate titles metatags e contenuti bene in ordine, evidenziare a google i canali principali attraverso i quali si vuol rendere visibile il proprio sito questo prim’anche di andarsi a cercare dei links. Controllate con uno spider simulator che la vostra pagina sia effettivamente leggibile dallo spider e non abbiate fatto errori nella chiusura dei tags, delle virgolette etc.

b) I portali mirati e ben fatti specie ultimamente, con la rivisitazione dell’algoritmo denominato panda, escono molto bene, è opportuno quindi fare una ricerca accurata dei portali che trattano gli argomenti del vostro sito andarsi a iscrivere e inserire i links.

c) Consultate gli amici o partners commerciali che hanno dei siti e vedete di scambiare qualche link, controllate sempre il rank della pagina in cui l’amico vi mette il link. Le pagine “links” sono un po’ desuete e in declino, se dovete stare ore e ore a trattare per un link su un pagina che ha zero di rank, meglio lasciar perdere. Un bello scambio “Home to Home” o su tutte le pagine con un po’ di rank da scambiarsi può avere un senso, vale la pena di approfondire.

d) se avete più siti vostri linkateli tra di loro, links visibili nel footer. Evitate di nascondere links che non disturbano nessuno, mettere links dello stesso colore, o con colori molto simili allo sfondo è una di quelle poche cose su cui si rischia di venire veramente penalizzati, meglio un tag <noscript> a quel punto.

e) Attuare una politica di acquistare siti di proposito per creare più indicizzazione può essere un po’ rischioso e anche costoso. Lasciatelo fare a SEO esperti. La tecnica di creare siti fittizi di contenuti solo per buttare dentro dei links, ha effetti dubbi ed è stata recentemente penalizzata dall’algortimo panda. Non escludo del tutto questa tecnica anche se sta perdendo un po’ di quotazione, nel caso meglio farla fare a chi lavora solo di indicizzazione e ha tempo e risorse per arricchire e rendere un po’ credibili questi siti.

f) fidatevi poco e niente di chi vi propone scambi di links a distanza, da paesi remoti, quasi sempre propongono scambi di links svantaggiosi e su siti fittizi con rank medio basso.

g) ok a inserire links sulle risposte nei blogs, non credete a chi dice che il “nofollow” non conta e google non lo legge. Google i links con le dovute proporzioni li considera tutti anche nei tags <noscript>. Di tanto in tanto se cercate bene sui blogs affermati si riescono a strappare risposte in pagine dall’ottimo page rank, cosa molto difficile altrimenti per un sito all’inizio.

h) ok a links in alcuni forums (se ve li fanno mettere) o simili tipo le Yahoo Answers. Specie quest’ultime le considero un ottimo strumento seo. Vengono indicizzate e continuano a produrre clicks nel tempo.

i) controllate sempre le parole di ancoraggio dei vostri links, il cosiddetto “Anchor Text”. Per google sono un fattore molto importante. Se indicizzate a uno che vende dolci come detto sopra, sempre meglio un link con scritto “Pasticcerie Roma” che uno con scritto “da Umberto”.

l) ok a google maps sebbene siano strumento ormai lì da molti anni utilizzato e riutilizzato, ma si riesce a uscire ancora bene con quelle.

m) ok come detto all’utilizzo dei social network. Avere delle pagine sui principali social network con tanti iscritti può costituire come detto un ottimo deterrente e alternativa a livello di accessi, come detto all’inizio, contro lo strapotere dei motori di ricerca, in particolare google, che ormai su certi argomenti risulta essere indubbiamente un po’ saturo, sebbene si applichino alla perfezione tutte le tecniche SEO.

03. Conclusioni

Concludo dicendo quindi che essere ottimi SEO oggi (e l’acronimo Search Engine Optimizer non sarebbe più tanto corretto ormai) significa a mio avviso non solo mettere il proprio sito nelle prime posizioni google, come poteva essere 4-5 anni fa, ma riuscire a sfruttare tutti quegli strumenti, offerti soprattutto dai social networks, che consentano in prima istanza di avere un’alternativa di accessi alle ricerche effettuate da motore di ricerca, in secondo luogo migliorare attraverso la popolarità della pagina e dei links inseriti all’interno delle pagine dei socials il posizionamento dei risultati all’interno del motore di ricerca stesso, oltre a sfruttare vari strumenti offerti dai socials stessi, sui quali varrebbe la pena di approfondire caso per caso, come integrazione di notizie, risposte, likes etc. che producono interscambio tra il sito e i socials (senza passare dal motore di ricerca) e accessi supplementari.

Foto credits:

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